Call to action per continuare a sostenere un approccio alla violenza basato sul genere - Connecting Spheres

Call to action per continuare a sostenere un approccio alla violenza basato sul genere

In seguito alla call lanciata dalla Relatrice Speciale sulla Violenza contro le Donne e le Ragazze delle Nazioni Unite, che accoglie la possibilità di fornire contributi sulla situazione della violenza basata sul sesso nei confronti di donne e ragazze, più di 200 organizzazioni per i diritti umani, reti femministe, associazioni LGBTQIA+, associazioni per i diritti delle sex workers da tutto il mondo hanno espresso preoccupazione per l’utilizzo dell’approccio alla violenza basata sul sesso (sex-based) anziché sul genere (gender-based) da parte della Relatrice Speciale.

Questa impostazione mina decadi di progresso nell’evoluzione dei diritti umani e dell’uguaglianza di genere, e rischia di confinare le donne cisgender a politiche patriarcali e protezionistiche interpretando la violenza come legata esclusivamente alla componente biologica, senza darle la possibilità di essere agenti di emancipazione e cambiamento. Questo approccio rischia anche di emarginare ulteriormente i gruppi più vulnerabili, tra cui le persone trans e di genere diverso, aumentando il rischio di violenza e odio.

Come definisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Il genere si riferisce a caratteristiche di donne, uomini, ragazze e ragazzi che sono socialmente costruite. Ciò include norme, comportamenti e ruoli associati all’essere donna, uomo, ragazza o ragazzo, così come le relazioni tra loro. Come costrutto sociale, il genere varia da società a società e può cambiare nel tempo”. Questa definizione comprende sia gli elementi biologici che le interpretazioni sociali di quegli elementi, così come i sistemi di regolamentazione che li circondano. I movimenti femministi, infatti, sostengono che il sesso è sempre compreso nel genere, perché gli squilibri di potere non derivano dagli elementi sessuali (biologici) in sé, ma dalle interpretazioni e regolamentazioni sociali di quegli elementi. Inoltre, nel mondo, né il sesso né il genere possono definirsi binari.

Il termine “violenza di genere” è riconosciuto anche dalla CEDAW (Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne) come termine più pertinente e da preferire a “violenza contro le donne”, in quanto rende esplicite “le cause e gli impatti di genere della violenza” e sottolinea l’influenza che hanno le strutture sociali nella violenza. Questo approccio tiene conto di tutte le donne, comprese le donne trans e intersessuali e le persone di genere diverso, che sono più vulnerabili al controllo sociale a causa della percepita trasgressione nel ruolo di genere prestabilito, e della sessualità.

Per cui, la posizione adottata dalla Relatrice Speciale semplifica una realtà più ampia e rischia di perpetuare le cause di disuguaglianza, senza tener conto delle componenti intersezionali. Infatti, questa narrativa sulla violenza basata esclusivamente sul sesso anziché sul genere, rimuove l’attenzione all’influenza che il sistema patriarcale e le norme cis-gender hanno sulle violenze, le discriminazioni e le disuguaglianze.

Per questo motivo, le organizzazioni firmatarie invitiamo tutti i meccanismi e gli organismi per i diritti umani, compresi gli organi delle Nazioni Unite, i Titolari di Mandati Speciali e le agenzie delle Nazioni Unite a:

*Adottare una lente di genere inclusiva e basata sulle evidenze, riconoscendo che la violenza è radicata nelle disuguaglianze strutturali e nelle norme sociali, aspettative e stereotipi, non solo nella biologia.

*Astenersi da narrazioni divisive e biologicamente deterministiche che minano i diritti delle donne cis, delle persone trans e di genere diverso.

*Mettere al centro l’autonomia, l’agenzia e le voci di tutte le titolari di diritti, in particolare quelle direttamente colpite dalla violenza patriarcale.

La violenza contro le donne e le ragazze non può essere affrontata senza un approccio intersezionale e inclusivo basato sul genere. I diritti appartengono a tutti gli esseri umani; non ci sono categorie di diritti separate o speciali oltre a quelle basate su principi universali.

Se anche la tua organizzazione o associazione intende sostenere collettivamente questa visione, può contribuire firmando la Dichiarazione relativa alla richiesta di contributi da parte del Relatore speciale sulla violenza contro le donne e le ragazze attraverso questo form.

 

© 2025 Connecting Spheres | GA 101139923

designed with by FILARETE