Da maggio 2023 a maggio 2024, Gay Help Line (800 713 713) e la chat Speakly.org hanno raccolto oltre 21.000 contatti, di cui 6.000 provenienti principalmente da Roma e Lazio. I dati pubblicati offrono un quadro inquietante della crescente violenza e discriminazione verso le persone LGBTQIA+, rivelando una situazione sempre più grave.
Il rapporto mostra che il 53% delle persone assistite ha subito violenze, con un preoccupante 36% di questi episodi verificatosi all’interno delle mura domestiche, tra le vittime, giovani e adolescenti sono particolarmente colpiti: il coming out ha scatenato reazioni violente nel 32,3% dei casi seguiti, e il 27% delle vittime sono minori tra 11 e 18 anni.
La violenza familiare si manifesta con insulti, pressioni psicologiche e minacce di espulsione, spesso legate alla richiesta di conformarsi alle aspettative dei familiari.
Inoltre, gli attacchi a coppie dello stesso sesso in luoghi pubblici sono aumentati al 27% dei casi segnalati, con locali di ritrovo della comunità LGBTQIA+ che risultano particolarmente vulnerabili. Le rapine mirate ai ragazzi omosessuali, che hanno rappresentato il 5,4% dei casi, sono in crescita, così come il bullismo scolastico e online, che continua a colpire il 6% degli adolescenti LGBTQIA+, con metà dei casi che si verificano anche sui social media.
La discriminazione sul lavoro e in ambito sanitario rimane grave, con il 64% e il 23,6% dei casi rispettivamente.
Infine, il 40,4% delle richieste di supporto ricevute riguarda persone LGBTQIA+ in fuga da violenze familiari, con una predominanza tra i giovani di 15–26 anni.
Questi dati sottolineano l’urgenza di azioni concrete per contrastare la crescente violenza e discriminazione che la comunità LGBTQIA+ è costretta a fronteggiare.