
Il 20 maggio 2025, la Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) del Parlamento Europeo ha approvato la Relazione 2024 sullo Stato di diritto. La Relazione include gli emendamenti proposti dall’europarlamentare Alessandro Zan. Ecco perché, questa approvazione rappresenta un significativo progresso nell’affermazione dei diritti delle persone LGBTQIA+ come pilastri fondamentali dell’Unione Europea.
La Relazione 2024
La Relazione approvata sottolinea l’importanza di garantire i diritti delle persone LGBTQIA+ in tutta l’Unione Europea. Gli emendamenti proposti da Zan mirano a rafforzare le tutele contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere, promuovendo politiche inclusive e rispettose della diversità.
L’approvazione della Relazione ha suscitato diverse reazioni nel panorama politico europeo. Infatti, molti hanno accolto positivamente l’iniziativa, riconoscendo l’importanza di un’Europa più inclusiva, tuttavia, alcuni esponenti della destra italiana hanno espresso contrarietà, temendo un’eccessiva ingerenza nelle politiche nazionali.
La Strategia 2020-2025
L’Unione Europea ha ribadito il suo impegno nella promozione dei diritti delle persone LGBTQIA+. Attraverso la Strategia per l’uguaglianza LGBTQIA+ 2020-2025, la Commissione Europea si propone di combattere la discriminazione, garantire la sicurezza e promuovere l’inclusione sociale in tutti gli Stati membri.
L’approvazione della Relazione 2024 sullo Stato di diritto da parte della Commissione LIBE rappresenta un passo significativo verso un’Europa più giusta e inclusiva. È fondamentale che tutti gli Stati membri collaborino per garantire il rispetto dei diritti delle persone LGBTQIA+, affinché l’Unione Europea possa essere un vero esempio di democrazia e uguaglianza.